Il Team Colpack racconta il Girobio.
SORA (FR), 10 giugno 2012 – Ovindoli, un paesino di poco più di mille anime arroccato sull’Appennino abruzzese, in provincia de L’Aquila. Passerà qui, in un hotel che ospita tutti i ragazzi del Girobio, la prima notte in maglia bianco-rosa di Davide Villella.
Il ragazzo del Team Colpack l’ha conquistata quest’oggi al termine della terza tappa, da Notaresco a Sora, la più lunga di questo Giro con i suoi 211 km, al termine di una volata all’ultimo colpo di reni tra il gruppetto dei 18 fuggitivi di giornata con Villella che chiude secondo alle spalle del nazionale kazako Ruslan Tleubayev (nella foto Rodella, Davide Villella in maglia bianco-rosa).
A Ovindoli, 1.374 metri d’altitudine, dove d’inverno si scia, però non c’è una efficiente connessione internet. Il nostro Giorgio Bocchiola non riesce ad inviarci il solito diario. Torniamo allora al buon vecchio telefono. E visto che oggi il protagonista in casa Colpack è Davide Villella, nuovo leader del Giro d’Italia Dilettanti, chiamiamo proprio lui e ci facciamo raccontare a voce la giornata.
La sveglia è suonata alle 7. Colazione con pasta, poi alle 8 abbiamo lasciato l’albergo di Tortoreto Lido che ci aveva ospitato in questi primi giorni, per raggiunge la partenza a Notaresco.
Oggi era una tappa di 211 chilometri, lunghissima, e nonostante questo si è partiti subito forte. Già nella prima parte se ne è andata una fuga di una ventina di corridori tra i quali c’era anche il nostro Bocchiola. Poi lui si è staccato sulla seconda salita di giornata e all’attacco sono rimasti una decina di atleti. Io, insieme ad altri 5-6 corridori, siamo rientrati sulla penultima salita e poi siamo andati a giocarci la vittoria allo sprint che al fotofinish ha premiato il kazako, ma quanto meno sono riuscito a conquistare la maglia bianco-rosa.
Già ieri durante la cronometro avevo sentito ottime sensazioni e sono riuscito a farla a tutta. Stamattina nella mia testa speravo di attaccare, riuscire a prendere un margine di vantaggio per riuscire a prendere la maglia. Così è andata, insomma bene. Essendo anche una tappa molto lunga, tutti i migliori sono stati un po’ a guardarsi ed io ne ho approfittato.
Ora già domani darò il massimo per cercare di mantenere la leadership.
Davide Villella