Il Team Colpack racconta il Giro della Valle d’Aosta.
CHAMPDEPRAZ (AO), 18 luglio 2012 – Oggi grande prova di squadra qui al Giro della Valle d’Aosta, i miei 4 compagni Fausto, Joshua, Zilio e Manuel hanno concluso tutti nei primi 12 posti rispettivamente in terza, quinta, settima e dodicesima posizione quindi sarò ripetitivo ma grandissima prova di squadra.
Ma andiamo con ordine: tappa dura quella che ci avrebbe atteso oggi con circa 3000 metri di dislivello e 4 gpm da passare due dei quali di prima categoria e con una lunghezza superiore ai 10 km. Come tutti i giorni partenza pancia a terra e la fuga non tarda a partire infatti dopo circa 10 km si sgancia un gruppo di una quindicina di corridori che in poco tempo guadagna circa 2 minuti, anche grazie alla strada in leggera discesa e il vento favorevole i fuggitivi scompaiono dalla nostra vista e si incomincia a salire per il primo gpm il Perloz. E qui avviene la svolta per noi: infatti, Fausto con una bellissima azione si riporta sui primi salvandoci da una giornata che poteva essere ancora più dura visto che avremmo dovuto tirare.
Finita la salita e tornati in valle il vantaggio dei fuggitivi aumenta moltissimo arrivando a toccare gli 8′ dopo soli 50 km di gara percorsi e come prevedibile le squadre tagliate fuori dalla fuga iniziano a tirare arrivando così ai piedi del Col De Joux (16 km di salita) con la fuga che ha un vantaggio molto ridotto rispetto ai km precedenti che sfiora i 3′.
Si inizia a salire e il gruppo si fraziona in più tronconi. Io cerco di essere utile a Zilio e provo ad anticipare gli attacchi dei big sperando poi di poter essere d’aiuto a Zilio piú avanti possibile, ma sarà tutto inutile il gruppo sale troppo forte ed incominciano gli scatti, uno via l’altro e la situazione é in continuo cambiamento.
Poco prima che perdessi le ruote dei migliori parte Joshua, un attacco di quelli che fanno male e infatti in poco tempo guadagna sul gruppo dei migliori e si lancia all’inseguimento dei fuggitivi.
Dietro gli scatti non si placano e da lì a poco l’andatura forsennata del gruppo mi fa perdere le ruote. Mancano circa 7 km alla cima e il mio unico pensiero era quello di tenere duro visto che riuscivo ancora a vedere il gruppo dei migliori.
In cima al Gpm scollino in mezzo alle ammiraglie, davanti non so come sia la situazione, non so come siano messi i miei compagni quindi cerco di dare il massimo in discesa per rientrare su di loro.
In pochi km rientro su un secondo gruppetto, tiro dritto e quando siamo a metà discesa rientro su Zilio e Manuel, Joshua e Fausto non ci sono. Sono davanti! Bevo un sorso d’acqua e tiro dritto andando a riprendere 3 contrattaccanti che inseguono il gruppo di testa decimato dopo la salita…
Una discesa perfetta penso di essere riuscito a guadagnare circa 2′ sui migliori, così quando mancano solo 15 km all’arrivo la situazione é la seguente: 5 uomini al comando 4 inseguitori nei quali ero presente io e dietro il gruppo dei migliori formato da circa una ventina di atleti con Manuel e Zilio (nelle foto Rodella, Masnada sul podio).
Si arriva quindi all’imbocco dell’ultima salita che conoscevo bene avendola fatta sia 2 anni fa che lo scorso anno durante l’ultima cronoscalata… Non appena sento la strada salire sotto le gambe mi sembra di avere un’ancora attaccata dietro alla sella, mi alzo sui pedali ma la velocità invece di aumentare diminuisce, vengo cosí passato da tutto il gruppo che mi seguiva e dopo un urlo di incitamento per Zilio e Manuel metto il rapporto più agile e cerco di portare